Tumore alla vescica, una patologia tipicamente maschile. Per prevenirlo è importante smettere di fumare.
In Italia ogni anno si registrano circa 25.000 nuove diagnosi di tumore alla vescica: di queste 20.000 sono a carico del genere maschile e 5.000 di quello femminile. E non solo: le statistiche più recenti segnalano un leggerissimo incremento che ha iniziato a preoccupare gli specialisti. Prevenirlo è possibile? Le risposte degli esperti Humanitas.
Un organo che deve funzionare alla perfezione
La vescica ha il compito di raccogliere e far defluire l’urina filtrata dai reni: una funzione apparentemente molto semplice ma estremamente complessa, perché deve trasformare un flusso continuo di urine in un flusso intermittente e in un’emissione volontaria.
La vescica può essere colpita da patologie anche molto comuni, come la cistite, un’infezione che interessa le vie basse urinarie e, purtroppo, anche dal tumore: ne esistono diverse forme, più o meno gravi.
Tumore alla vescica: sono due le forme più importanti
Premesso che, nella maggior parte dei casi, questo tumore ha inizio nelle cellule che compongono il suo rivestimento interno, è ormai certo che si presenta quando alcune di queste cellule smettono di funzionare correttamente e iniziano a crescere e a dividersi in maniera incontrollata. La forma di tumore detta “non infiltrante” è meno preoccupante; quella “infiltrante”, che si allarga nel muscolo, può coinvolgere entrambi gli ureteri, provocare un blocco renale e quindi una sofferenza importante.
Una neoplasia silente
Questa forma di tumore molto spesso si manifesta tardi: il primo segnale è, nella maggior parte dei casi, la comparsa di sangue nelle urine. Oltre a questo ve ne sono altri come il dolore vescicale e l’aumento improvviso della frequenza urinaria che non passa con gli antibiotici. In ogni caso è bene recarsi dall’urologo per concordare eventuali esami di approfondimento: per diagnosticarlo solitamente si eseguono l’esame delle urine e l’ecografia.
Perché colpisce soprattutto gli uomini: i fattori di rischio
Tra i fattori di rischio spicca il vizio del fumo di sigaretta: per questo colpisce soprattutto il genere maschile, che statisticamente fuma di più rispetto a quello femminile. Gli uomini sono colpiti cinque volte di più rispetto alle donne, e i picchi massimi di incidenza di sviluppo del tumore si hanno a partire dai 55-60 anni, ma può colpire anche prima.
Il fumo non è l’unico fattore di rischio: insieme a quello costituzionale-genetico vi sono i fattori ambientali – e quindi modificabili – che comprendono il contatto con coloranti, vernici e gomme e l’inquinamento delle falde acquifere.
La prevenzione è sempre l’alleata migliore
la prima regola è quella di smettere subito di fumare, e godere dei benefici che questo porta a tutto l’organismo, ma anche non trascurare la diagnosi precoce: attenzione ai piccoli segnali del corpo, soprattutto dopo una certa età. Intervenire quando il tumore alla vescica è ai primissimi stadi è fondamentale per anticipare le cure e avere più possibilità di guarire definitivamente.