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Enciclopedia

Iperglicemia o prediabete

Con il nome “iperglicemia” si fa riferimento alla situazione in cui si registrano valori alti di glicemia nel sangue a digiuno più di 100 mg/dl. Per la diagnosi di diabete basta un valore di glicemia a digiuno >126 mg/dl confermato per almeno due giorni diversi.

 

Che cos’è l’iperglicemia?

L’iperglicemia è il riscontro di valori alti di glicemia nel sangue. La sintomatologia è soggettiva e può apparire per valori a più di 180 mg/dl di glicemia.

 

Quali sono le cause dell’iperglicemia?

La ragione all’origine dell’iperglicemia può essere rimandata a un’insufficiente generazione dell’ormone insulina o a una sua inadatta azione. Altre ragioni potrebbero essere: un’assente o inadatta assunzione del trattamento in persone diabetici (insulina e/o ipoglicemizzanti), un accresciuto bisogno di trattamento per una patologia acuta concomitante, un’assunzione eccessiva di carboidrati in persone predisposte o assunzione di medicinali diabetogeni. Altra ragione di iperglicemia si può ricercare nelle malattie del pancreas (pancreatiti, malattie oncologiche) o in rare patologie dell’apparato endocrino.

 

Quali sono i sintomi dell’iperglicemia?

Frequentemente l’iperglicemia non dà nessun sintomo o segno, per questo il diabete (patologia cronica secondaria alla continua iperglicemia) è considerato una patologia subdola. Qualche volta i sintomi appaiono quando la patologia è già presente da anni. Una seria iperglicemia viene caratterizzata da:

  • Stanchezza
  • Incremento della sete (polidipsia)
  • Incremento della diuresi (poliuria)
  • Calo di peso involontaria, a volte contemporaneamente a un incremento dell’appetito
  • Malessere
  • Mali addominali
  • Nelle situazioni più gravi possono manifestarsi anche confusione mentale e perdita di coscienza.

 

Come prevenire l’iperglicemia?

Per prevenire l’insorgenza dell’iperglicemia si consiglia: seguire uno stile di vita sano facendo esercizio fisico regolarmente, anche moderato; conservare il peso-forma e adottare strategie per dimagrire nell’eventualità in cui si sia in sovrappeso; fare una dieta equilibrata e adeguatamente bilanciata, evitando bevande zuccherate e cibi specialmente calorici. Si raccomanda alle persone a rischio (familiari di diabetici, pregresso diabete gravidico, obesità, segni clinici di insulino-resistenza) di fare periodici controlli del dosaggio di glicemia (almeno una volta all’anno quando normale, ovvero meno di 100 mg/dl).

 

Diagnosi

La diagnosi di iperglicemia si fa tramite un prelievo del sangue. Se dovesse trattarsi del primo riscontro di questa alterazione bisogna rivolgersi al proprio dottore che può consigliare di fare un altro prelievo di controllo collegato, se fosse il caso, a un prelievo per emoglobina glicata, informazione biochimica che consente di comprendere se il dato di iperglicemia sia isolato o cronico. Il dato di emoglobina glicata consente anche di dirigere verso una terapia di adattamento dello stile di vita (se <6.5%) o in alternativa una valutazione specialistica per unire terapia farmacologica.

Il collegamento tra iperglicemia, obesità, ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia (con Ldl alte) è abitualmente conosciuta come sindrome metabolica ed è un fondamentale insieme di elementi di rischio per malattie cardiovascolari.

 

Trattamenti

Il dato di emoglobina glicata consente di guidare verso una terapia di adeguamento dello stile di vita (se <6.5%) o in alternativa una valutazione specialistica per unire terapia farmacologica.

È ugualmente consigliabile adottare uno stile di vita sano, facendo sempre attività fisica e rispettando una dieta equilibrata.