Menopausa
Menopausa: da oggi, i sintomi si curano senza progestinico
Per curare i disturbi della menopausa, è finalmente disponibile una nuova terapia senza progestinico. I benefici? Protegge la mammella e l’utero dai possibili effetti negativi degli estrogeni, usati nelle terapie ormonali classiche.
Addio anche ai disturbi vasomotori, distrofia urogenitale, osteoporosi, malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Ne parliamo con la dottoressa Greta Garofalo, specialista in Ginecologia e Ostetricia presso Humanitas Mater Domini.
La terapia senza progestinico: la novità
“Si tratta del primo complesso tessuto selettivo a base di Estrogeni e SERM (selective estrogen receptor modulator: modulatore selettivo dei recettori degli estrogeni), che non contiene il progestinico. In particolare, gli Estrogeni Coniugati (EC), contenuti nella terapia, sostituiscono la mancata produzione estrogenica nelle donne in menopausa ed alleviano i sintomi ad essa correlati. Il cambiamento è di forte impatto: il progestinico è sostituito da bazedoxifene (serm) che agisce come antagonista del recettore degli estrogeni sia nell’utero che nella mammella riducendo notevolmente il rischio indotto dagli estrogeni di iperplasia ed eventualmente cancro endometriale e mammario”, spiega la dottoressa.
E’ importante sottolineare che possono seguire questo trattamento soltanto donne in stato di menopausa e che hanno ancora l’utero ma non possono essere trattate, perché intolleranti, con farmaci contenenti progestinici, che possono causare gonfiore e dolore al seno (mastodinia). È consigliabile anche a donne con seno particolarmente denso o con importante familiarità per tumore mammario.
Come funziona la terapia?
Vampate, sudorazioni e insonnia, rendono la menopausa una fonte di stress per molte donne in tutto il mondo. Questa terapia offre sollievo da tali sintomi, grazie all’utilizzo di estrogeni coniugati. “Un’altra caratteristica distintiva è la maggior sicurezza che la terapia garantisce nei confronti delle patologie mammarie. La presenza del bazedoxifene, infatti, è in grado di contrastare le conseguenze degli estrogeni sulla proliferazione endometriale e della ghiandola mammaria.
Una terapia per tutte le donne?
Questa terapia è indicata solo per donne in menopausa. Non deve essere assunta da coloro che hanno avuto problemi vascolari, come tromboembolia venosa, embolia polmonare e trombosi retinica venosa o sono ad aumentato rischio di tali problemi, compreso ictus ed infarto. No anche alle donne che hanno avuti un tumore mammario o altri tumori che sono noti per essere estrogeno-dipendenti.