Intervista Prof.ssa Michela Matteoli
Che compito ha il mentor? E quanto è importante l’affiancamento per un giovane ricercatore?
Ritengo che la figura del mentore sia fondamentale nella scienza. Il mentore non deve essere soltanto una guida e un consigliere, deve essere un catalizzatore, una persona in grado di incoraggiare l’ambizione dei giovani, ispirarli e stimolarli a dare il meglio. Il mentore dovrebbe lavorare per fornire tutti gli strumenti che consentano ai giovani scienziati di prendere decisioni che riguardano la propria attività di ricerca nonché carriera scientifica, con piena consapevolezza, equilibro e fiducia in se stessi. In una buona relazione di mentoring lo scambio reciproco continuo di stimoli, idee e suggerimenti, fa sì che non solo i giovani ma anche i mentori ne escano sensibilmente arricchiti. Per me è così ogni giorno. Interagire con i giovani è la parte più bella del mio lavoro.
Tre caratteristiche vincenti/uniche dei tuoi ricercatori
Erica e Andrea hanno molte caratteristiche vincenti. Le tre principali sono certamente la passione, la determinazione e il senso critico. L’equilibrio perfetto tra queste tre caratteristiche è quello che consente a un giovane di procedere sicuro nella sua attività di ricerca e nella sua carriera scientifica, superando le difficoltà che si presentano continuamente nel nostro lavoro, ma mantenendo allo stesso tempo il distacco necessario a giudicare criticamente i propri risultati.
Dove li vedi tra cinque anni?
Proprio per le loro caratteristiche uniche, per il loro entusiasmo e senso critico, la loro passione per le neuroscienze e la neuroimmunologia, le loro capacità tecniche e acuta intelligenza, io credo che tra cinque anni Erica e Andrea possano avere un ruolo di junior group leader in una istituzione di ricerca di eccellenza. Certamente io farò il possibile per aiutarli a crescere in modo che questo possa succedere.
HIPPO PROGRAM
MENTOR Prof.ssa Michela Matteoli
Ricercatori: Dr.ssa Erica Tagliatti, Dr. Andrea Cugurra