Ritrovare il punto di partenza dei sogni
Essere Annarita, una nuvola di riccioli rossi, che raccontano al primo sguardo il grande fuoco e la passione che la animano. Morta e rinata almeno due volte, ha saputo rifiorire dalle sue stesse cicatrici, innaffiandole con il suo immenso amore per la vita e per la sua Elettra. Una penna e un rosario sono i suoi talismani: la prima premia la sua passione per la scrittura, da sempre occasione di pacificazione e di necessaria espressione creativa; l’altro è il suo collegamento con l’imponderabile, con il mistero della fede e con l’inesauribile bisogno di essere grata di ogni singolo attimo. Cresciuta troppo in fretta, con quell’irruenza acerba che lascia rimpianti lungo il cammino, ha saputo ritrovare, anche grazie a sua figlia e all’amore, il tempo giusto dei suoi giorni e la propria immagine, intera e autentica allo specchio. Come Vitangelo Moscarda, in “Uno, nessuno, centomila”, il capolavoro pirandelliano che ama, ha scelto di andare all’essenza di sé, ritrovando il punto di partenza dei suoi sogni e il suo bene più profondo. Ora è il momento di vivere e di farlo fino in fondo, senza sprecare nemmeno un istante.