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ANTONELLA

Abitare sé stessi, tra brezza e maestrale

Essere Antonella, insegnante per vocazione, innamorata della lingua tedesca, della sua musicalità e del piacere stesso di farla conoscere e apprezzare. Fede e spiritualità sono spazi in cui si ritrova e si riconnette con gli aspetti più autentici di sé stessa. Imparare ad ascoltarsi è stata una lezione preziosa. Trovare casa dentro di sé, riconoscendo fragilità e forza, la bimba aquilone, la bimba brezza e la bimba maestrale, è stato il modo per fermarsi ed accogliersi in tutta la propria umana complessità. Sensibile e altruista, ha un legame profondo con la sua famiglia d’origine, di cui ricorda con gioia i pic-nic in montagna, veri traslochi nel verde, dove nulla poteva mancare, nemmeno la moka per un caldo caffè. Nel suo cuore il marito Fabio, compagno solido e amorevole da oltre vent’anni, il figlio Pietro, dieci anni di pura meraviglia e le amiche di sempre, quelle conosciute tra banchi di scuola e mai lasciate. Le piacciono gli sport di squadra, in particolare la pallamano, le passeggiate silenziose, il cappuccino di soia e le “Svizzerine classiche” preparate seguendo la ricetta speciale della mamma. Adora preparare piatti prelibati e sogna una casa in montagna con una grande cucina. Lettrice onnivora, con un debole per la Mazzantini, ama le storie non scontate [1]che lasciano un seme da far germogliare nel cuore.