Infezione da Moraxella catarrhalis
Come si contrae l’infezione da Moraxella catarrhalis?
L’infezione da Moraxella catarrhalis si contrae probabilmente per contatto diretto con secrezioni contaminate. Il microbo può colonizzare le vie respiratorie a qualsiasi età, ma l’infezione è più frequente nei bambini. Sono stati riportati anche focolai di infezione in ospedale.
Sintomi e malattie associate all’infezione da Moraxella catarrhalis
I sintomi dell’infezione da Moraxella catarrhalis dipendono dagli organi e dai tessuti colpiti. Il problema può essere associato a:
raffreddore
otite media
sinusite
broncopneumopatia cronica ostruttiva, asma e infezioni delle vie aeree inferiori
batteriemia
Più rara è l’associazione con:
meningite
oftalmia neonatale
artrite settica
cheratite
infezioni delle vie urinarie
infezioni di ferite
congiuntivite
cellulite periorbitale
uretrite acuta
in pazienti dializzati, peritonite
Fra le sue possibili complicazioni sono invece incluse:
ricadute
batteriemia e sepsi
meningite
mastoidite
perdita dell’udito
effusioni pleuriche
shock
decesso
Cos’è l’infezione da Moraxella catarrhalis?
Moraxella catarrhalis è un batterio aerobio Gram-negativo noto anche come Micrococcus catarrhalis, Neisseria catarrhalis e Branhamella catarrhalis. Questo microbo produce un’endotossina apparentemente coinvolta nell’infezione e, in alcuni casi, una proteina che può renderlo particolarmente resistente.
Si tratta di una delle cause più frequenti di otite media e sinusite nei bambini.
Cure e trattamenti
L’infezione da Moraxella catarrhalis può essere trattata con diversi antimicrobici; la scelta del trattamento dipende dal tipo di somministrazione preferibile, dall’età del paziente, dal livello di copertura desiderato, dalla presenza di eventuali malattie e da eventuali resistenze da parte del microbo. Molti ceppi sono, infatti, resistenti ad antibiotici come la penicillina, l’amoxicillina e l’ampicillina.
Fra i principi attivi più utilizzati per combattere l’infezione sono inclusi:
amoxicillina in combinazione con acido clavulanico
cefalosporine orali di seconda e terza generazione
trimetoprim in combinazione con sulfametoxazolo
In alternativa possono essere prescritti:
azitromicina
claritromicina
Altri trattamenti potenzialmente efficaci sono quelli a base della combinazione ciprofloxacina/desametasone o di moxifloxacina. L’uso di telitromicina è invece stato associato a gravi effetti collaterali a livello epatico.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. In caso di malessere è consigliabile rivolgersi al proprio medico o recarsi al pronto soccorso.