Infezione da Streptococco di gruppo B
Come viene contratta l’infezione da Streptococco di gruppo B?
L’infezione da streptococco di gruppo B può trasmettersi da madre a figlio durante il parto. Non è invece chiara la modalità di trasmissione tra individui adulti.
Quali sono le malattie e i sintomi correlati all’infezione da Streptococco di gruppo B?
Le infezioni da streptococco di gruppo B possono non manifestare sintomi; infezioni gravi possono essere collegate a:
infezioni del sangue (sepsi inclusa)
infezione dei tessuti molli
infezioni cutanee
infezioni delle ossa e delle articolazioni
Nei neonati possono invece essere collegate a due sindromi. La prima, più precoce, compare a meno di una settimana dalla nascita, mentre la seconda, più tardiva, interessa bambini di età compresa tra i 7 e i 90 giorni. In entrambi i casi, il problema può essere collegato a:
sepsi
polmonite
meningite
Infine, durante la gravidanza l’infezione da streptococco di gruppo B può provocare:
infezioni del sangue (sepsi inclusa)
amnionite
infezioni delle vie urinarie
decesso del feto
Che cos’è l’infezione da Streptococco di gruppo B?
Lo streptococco di gruppo B (Streptococcus agalactiae) è un batterio che può infettare a qualsiasi età, ma che può determinare infezioni particolarmente pericolose nei neonati.
Il 25% circa delle donne sono portatrici dello streptococco di gruppo B a livello del retto o della vagina; per questo durante la gravidanza (in genere tra la 35ma e la 37ma settimana di gestazione) è opportuno sottoporsi a un test per valutarne la presenza.
L’età media dei pazienti adulti, non in stato di gravidanza, con infezioni da streptococco è di 60 anni e il rischio di infezioni gravi aumenta con l’età.
Cure e trattamenti
Le infezioni da streptococco di gruppo B possono comparire e scomparire in modo asintomatico. In caso di positività al microbo durante la gravidanza è però importante che vengano somministrati degli antibiotici durante il travaglio; in questo modo si può ridurre di 20 volte il rischio di trasmissione al bambino (1:4.000 rispetto a 1:200). La somministrazione avviene tramite flebo ed è efficace solo durante il travaglio.
Anche nel caso dei neonati, nel trattamento è prevista la somministrazione endovena di antibiotici, ma in caso di infezioni gravi possono essere necessarie ulteriori procedure.
Negli adulti l’antibiotico più utilizzato è la penicillina; in caso di infezioni delle ossa o dei tessuti molli possono essere necessarie ulteriori procedure, ad esempio interventi chirurgici.
Disclaimer: Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. In caso di malessere è consigliabile rivolgersi al proprio medico o recarsi al pronto soccorso.