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Enciclopedia

Cisti cervicali

La cisti cervicale è una neoformazione benigna situata sulla cervice uterina, la parte di utero che sfocia nel canale vaginale. Le cisti si generano in seguito alla produzione di muco delle ghiandole cervicali. La ghiandola viene poi rivestita da nuovo tessuto sulla sua superficie, che ne ostruisce l’uscita. Il muco si deposita perciò al di sotto del rivestimento epiteliale formando un “rigonfiamento” visibile sull’estensione della cervice. Il tipo più diffuso di cisti cervicale è detto cisti (oppure ovulo) di Naboth.

Che cosa sono le cisti cervicali?

La cisti cervicale non è una vera e propria patologia ed è riscontrabile molto comunemente sulla cervice uterina durante la visita ginecologica. È una formazione benigna rotonda che sembra una pallina, con un  diametro che può variare da pochi mm per arrivare a 10 mm. Queste cisti sono completamente asintomatiche e non provocano nessun disagio in gravidanza. Quando diventano troppo voluminose, possono essere svuotate con una semplice incisione utilizzando un elettrobisturi.

Quali sono le cause delle cisti cervicali?

Le cisti cervicali si manifestano quando una ghiandola sulla cervice uterina si ostruisce. Ci sono altri tipi di cisti cervicali, tra le quali quelle situate sull’endometrio a livello della cervice.

Quali sono i sintomi delle cisti cervicali?

La cisti cervicale è di solito asintomatica.

Come prevenire le cisti cervicali?

Non esiste una prevenzione per le cisti cervicali.

Diagnosi

La diagnosi delle cisti cervicali è di solito abbastanza semplice, con l’esame visivo della cervice uterina, dopo aver posizionato uno speculum in vagina.

In certi casi, può essere utile abbinare un esame colposcopico che consente una visione ingrandita del collo uterino e ne favorisce la precisazione diagnostica.

Trattamenti

In genere le cisti cervicali sono asintomatiche e non hanno bisogno pertanto di alcuna terapia. In certi casi può essere necessario intervenire, in particolare quando la dimensione e la quantità ostacolano esami diagnostici come il Pap Test o nei casi molto rari in cui possono inficiare i rapporti sessuali.

Le tecniche più impiegate per la loro rimozione comprendono:

  • Cistocentesi, svuotamento del contenuto mucoso.
  • Diatermocoagulazione, una tecnica per l’asportazione di piccole porzioni di tessuto tramite l’utilizzo controllato di piccole scosse elettriche cauterizzanti.
  • Crioterapia, metodica che adopera un raffreddamento estremo del tessuto facilitandone il distacco.

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