Fotoinvecchiamento
Il fotoinvecchiamento (in inglese photoaging) è uno specifico stato d’invecchiamento cutaneo provocato dal danno cronico causato dai raggi ultravioletti e da esposizione a luce solare. L’esposizione al sole a lungo andare causa veri danni al Dna delle cellule della cute che si aggiungono a quelli dell’invecchiamento biologico.
Questa azione dannosa reiterata nel tempo genera un invecchiamento più veloce della cute, con un danneggiamento del collagene, che si traduce in rughe profonde e sparse, perdita di elasticità, cute secca e ruvida, presenza di capillari dilatati su guance, naso e orecchie, macchie solari, desquamazione, cheratosi attinica, sino ai tumori della cute.
Che cos’è il fotoinvecchiamento?
La cute è un organo in continuo sviluppo. Da giovani c’è un equilibrio fra la sintesi di nuovo collagene, la fondamentale proteina del tessuto connettivo umano, da parte dei fibroblasti e la degradazione del collagene da parte di certe molecole. Questo meccanismo diventa rapido con le alterazioni profonde nell’attività dei fibroblasti che cambia il recupero di collagene, causando un processo di invecchiamento più veloce della cute. Le radiazioni ultraviolette (i raggi UV, tanto gli UVB che gli UVA) sono tra i fondamentali addetti dell’invecchiamento precoce della cute. La lesione cronica causata dai raggi UV è detta dermatoeliosi. Questo tipo di modifiche cutanee, precoci rispetto all’età anagrafica e che si aggiungono a quelle fisiologiche dell’invecchiamento, sono sempre più comuni nella popolazione, sia per il richiamo estetico dell’abbronzatura, che si traduce anche nell’utilizzo rischioso di lampade abbronzanti, sia per la poca consapevolezza delle lesioni che i raggi solari possono provocare alla cute, fra i quali anche il cancro. Il pericolo di tumore è proporzionale al grado di fotoinvecchiamento (photoaging).
Quali sono le cause del fotoinvecchiamento?
Le radiazioni ultraviolette, del sole o delle lampade abbronzanti, provocano lesioni alle strutture della cute, incrementando i processi ossidativi e l’instabilità delle cellule della pelle e causando danni al Dna. Questo si traduce in alterazioni profonde delle cellule e in un’instabilità nel meccanismo di scambio degli strati connettivi, con uno squilibrio nella generazione di collagene e nella sostituzione delle fibre connettive compromesse.
Lo stress ossidativo, provocato anche dal fumo e dall’inquinamento, è un’altra ragione dello squilibrio nel metabolismo del collagene che affretta i processi di invecchiamento cutaneo.
Quali sono i sintomi del fotoinvecchiamento?
I sintomi sono un invecchiamento precoce della cute. Le manifestazioni che questo processo è più veloce sono:
- Rughe più estese e profonde.
- Perdita di tonicità ed elasticità.
- Assottigliamento della cute.
- Perdita di compattezza del derma.
- Cute secca.
- Efelidi.
- Macchie solari (marroni, grigio-scure o biancastre) e comunque pigmentazione modificata.
- Cheratosi attinica.
- Dilatazione dei vasi sanguigni .
- Tumori della cute.
Come prevenire il fotoinvecchiamento?
La prevenzione del fotoinvecchiamento si svolge diminuendo l’esposizione solare, principalmente nelle ore centrali del giorno in cui i raggi sono più forti, difendendo le parti esposte – testa, volto e mani – con copricapi e usando nelle parti scoperte foto riflettenti minerali, evitando l’utilizzo di lampade e lettini abbronzanti.
Bisogna fare uno stile di vita sano, con un’alimentazione piena di frutta e verdura, bere molto e non fumare.
Diagnosi
Le lesioni da fotodanneggiamento possono causare conseguenze estetiche, però anche sistemiche. Quindi vanno considerate con attenzione. Il primo passo è una visita dermatologica, in cui si fa un esame clinico dei danni evidenti e si identificano gli esami dermatopatologici necessari, comprese probabili biopsie per il test di campioni di pelle.
Trattamenti
La terapia del fotoinvecchiamento punta a capovolgere lo sviluppo dei processi ossidativi, che hanno portato alla degradazione del collagene, la principale proteina del tessuto connettivo. Un altro scopo è quello di disfarsi delle cellule potenzialmente cancerogene.
Questa azione si può ottenere con:
- Utilizzo di tretinoina topica;
- Trattamento fotodinamico (PDT);
- Peeling a base di alfa e beta idrossiacidi;
- Stimolazione del collagene con tecnica Needling.