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Enciclopedia

Ipertensioni endocrine

Le ipertensioni endocrine sono forme di ipertensione provocate da un’eccedenza di produzione di ormoni da parte dalle ghiandole endocrine.

Che cosa sono le ipertensioni endocrine?

Si tratta della forma di ipertensione più comune tra quelle collegabili a una ragione ben precisa (chiamate ipertensioni secondarie). Come nell’eventualità delle ipertensioni primarie (che non hanno una ragione conosciuta) sono contraddistinte da valori di pressione sanguigna superiori a 140/90 mmHg.

Quali sono le cause delle ipertensioni endocrine?

Nella gran parte dei casi di ipertensione endocrina a entrare in gioco sono tre classi di ormoni generati dai surreni, le ghiandole poste subito sopra ai reni: il cortisolo, l’aldosterone e le catecolamine (adrenalina e la noradrenalina). Questi ormoni partecipano alla regolazione della pressione e se generati in quantità eccedenti si collegano a ipertensione. Nella gran parte dei casi l’eccedenza delle catecolamine o di aldosterone è il risultato della presenza di un adenoma del surrene, un tumore benigno che può interessare questa ghiandola. Invece, in caso di ipertensione da eccedenza di cortisolo, la patologia può essere riconducibile a un adenoma dell’ipofisi che causa una iperstimolazione del surrene (da eccedenza di ACTH) o a un adenoma a localizzazione surrenalica. In ultimo bisogna ricordare che l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo possono collegarsi a ipertensione.

Quali sono i sintomi delle ipertensioni endocrine?

L’ipertensione endocrina da catecolamine (feocromocitoma) può collegarsi a cefalea, pallore del viso incremento della frequenza cardiaca, sudorazioni e ansia. Nelle situazioni di eccedenza di cortisolo (sindrome di Cushing) l’ipertensione si collega a manifestazioni cliniche come l’obesità centrale, la presenza (nelle donne) di irsutismo, acne e irregolarità del ciclo mestruale, l’osteoporosi e cambiamenti anche gravi della glicemia. Nell’eventualità, infine, dell’eccedenza di aldosterone l’ipertensione non si collega a sintomi specifici se non, in certe situazioni, alla diminuzione dei livelli di potassio e alle manifestazioni cliniche collegate.

Come prevenire le ipertensioni endocrine?

Non si conoscono tattiche efficienti per prevenire le ipertensioni endocrine.

Diagnosi

Bisognerebbe sospettare della presenza di una ipertensione endocrina in presenza di:

  • crisi ipertensive collegate ad ansia, pallore al viso, sudorazione fredda, incremento dei battiti cardiaci ;
  • ipertensione arteriosa collegata a livelli circolanti di potassio diminuiti;
  • inefficacia della terapia con almeno tre medicinali presi allo stesso tempo in dosi efficaci negli altri pazienti ipertesi;
  • età minore ai 40 anni nell’uomo e ai 45 anni nella donna;
  • presenza di un adenoma surrenalico;
  • presenza di segni e sintomi compatibili con eccedenza di cortisolo

Gli esami che si potrebbero indicare per confermare la diagnosi del problema possono comprendere:

  • analisi del sangue (con determinazione di renina, aldosterone, cortisolo, ACTH, TSH);
  • analisi delle urine nelle 24 ore (con determinazione delle metanefrine, delle catecolamine e del cortisolo urinario);
  • studi radiologici (ecografia e TAC dell’addome; RMN della regione ipofisaria).

Trattamenti

Il trattamento ha come scopo di identificare e di rimuovere in maniera chirurgica la ragione dell’eccedenza ormonale. Per prepararsi all’intervento o per i pazienti non idonei alla chirurgia si possono usare delle medicine specifiche come gli alfa e betabloccanti, gli antialdosteronici, gli ACE-inibitori, e i calcio antagonisti