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Enciclopedia

Ipoparatiroidismo

L’ipoparatiroidismo è una patologia in cui le paratiroidi non generano quantità sufficienti di ormone paratiroideo causando l’insorgenza di ipocalcemia.

Che cos’è l’ipoparatiroidismo?

Le paratiroidi sono ghiandole che si trovano nel collo che generano un ormone (ormone paratidoideo o paratormone) capace di controllare i livelli di calcio, di fosforo e di vitamina D nel sangue e, quindi, lo stato di salute dell’osso. Quando i livelli di paratormone non bastano si instaura una condizione, chiamata ipoparatiroidismo, in cui i livelli ematici di calcio nel sangue calano, mentre quelli di fosforo crescono. Una diagnosi precoce consente di limitare gli effetti collaterali dell’ipoparatiroidismo, tipo disturbi ai denti, cataratta e calcificazioni cerebrali.

Quali sono le cause dell’ipoparatiroidismo?

La causa più frequente di ipoparatiroidismo è una lesione alle paratiroidi risultante da un intervento chirurgico alla tiroide. L’ipoparatiroidismo può anche essere risultato di una malattia autoimmune. In queste situazioni è possibile l’abbinamento con l’iposurrenalismo e le patologie autoimmuni della tiroide.

Quali sono i sintomi dell’ipoparatiroidismo?

I sintomi dell’ipoparatiroidismo comprendono dolori addominali, unghie fragili, cataratta, capelli o cute secchi, crampi muscolari, spasmi muscolari, dolore al volto, alle gambe e ai piedi, convulsioni, pizzicore alle labbra o alle dita di mani e piedi.

Come prevenire l’ipoparatiroidismo?

L’ipoparatiroidismo autoimmune non si può prevedere. L’ipoparatiroidismo iatrogeno si può prevenire evitando di danneggiare per quanto possibile le paratiroidi durante interventi chirurgici al collo.

Diagnosi

La diagnosi di ipoparatiroidismo si fonda su analisi del sangue mirate a controllare i livelli di calcio, fosforo, magnesio e paratormone. Un ECG può dare indicazioni su possibili anomalie del battito cardiaco.

Trattamenti

Lo scopo della terapia dell’ipoparatiroidismo è ristabilire l’equilibrio nelle concentrazioni di calcio e degli altri minerali nell’organismo e si fonda sull’assunzione, che di solito deve continuare per tutta la vita, di supplementi di vitamina D e di carbonato di calcio. Nell’eventualità di ipocalcemie gravi sintomatiche può essere consigliata la supplementazione di calcio per via endovenosa.