Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Telegram

Enciclopedia

La litotrissia extracorporea a onde d’urto (ESWL)

A cominciare dagli anni ’90, la litotrissia extracorporea a “onde d’urto” ha capovolto la terapia della calcolosi urinaria venendo promossa a prima scelta per tutti i calcoli renali di dimensioni inferiori ai 2 cm e nella maggior parte dei calcoli ureterali non complicati.

Questa tecnica non include nessuna manovra invasiva sulla persona, che deve solo sdraiarsi sulla macchina mettendo il fianco su un cuscino pieno d’acqua (fig.1-2).

litotrissia-1 litotrissia-2

Le onde d’urto prodotte dal litotritore attraversano il corpo umano canalizzando tutta l’energia sul calcolo, distruggendolo. La durata della terapia è abbastanza breve (di solito non supera i 45-60 minuti).

Questo trattamento non comporta nessuna anestesia; la persona qualche volta potrebbe avere una sensazione di temporaneo disturbo nella zona di applicazione delle onde.

In presenza di successo della terapia, con percentuali variabili dal 30 al 90% in base alle caratteristiche del calcolo, i pezzetti saranno espulsi con le urine nei giorni seguenti, qualche volta con coliche. Le prime urine espulse dopo la terapia di sono hanno tracce di sangue però, con il passare delle ore e consumando dei liquidi, si stabilizzano sulla normalità.

Quando il calcolo è grande (più di 2 cm) non permane più l’indicazione alla terapia con onde d’urto, poiché la massa dei frammenti generati potrebbe occludere l’uretere provocando un’occlusione urinaria. In queste situazioni diventa assolutamente necessario proseguire per via endoscopica alla eliminazione dei frammenti, con l’uso di un catetere ureterale interno  temporaneo ( stent a Doppio J ).

Anche trattandosi della metodica meno invasiva che abbiamo a disposizione, non si deve ritenere innocua e quindi ripetere più e più volte la terapia in presenza di insuccesso. Bisogna dire infatti che, anche se in percentuali davvero minime, l’energia liberata durante la terapia può provocare nel breve termine ematomi renali e, nel lungo termine, ipertensione arteriosa e diabete mellito.