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Enciclopedia

Trauma cranico

Il trauma cranico è una condizione in cui una forza meccanica esterna provoca una disfunzione cerebrale. Può essere una situazione temporanea o una disfunzione permanente che nei casi più gravi può determinare anche il decesso.

 

Cos’è il trauma cranico?

Quando il cervello subisce una forte scossa a causa di un colpo, di forti rotazioni del capo o della penetrazione di oggetti all’interno della scatola cranica può andare incontro a disfunzioni più o meno permanenti che rischiano di compromettere il suo buon funzionamento. Questa condizione viene definita trauma cranico e può avere diverse conseguenze come perdite di conoscenza, infezioni, danni ai vasi sanguigni e ai nervi, problemi di memoria e nei cinque sensi, difficoltà cognitive, disturbi psicologici e problemi a parlare o, più in generale, a comunicare. Il trauma cranico aumenta, inoltre, il rischio di Alzheimer, di Parkinson e di altri disturbi neurodegenerativi. I bambini al di sotto dei 4 anni, i giovani adulti tra i 15 e i 24 anni e gli over 75 sono i soggetti più a rischio.

 

Da cosa può essere causato il trauma cranico?

Il trauma cranico può essere provocato da forti colpi al cranio o al corpo, rotazioni o scatti repentini ed esplosioni o dalla penetrazione di oggetti (come proiettili o frammenti ossei) all’interno del cranio. Eventi di questo tipo possono essere determinati da cadute, incidenti stradali, liti violente o traumi sportivi.

 

Con quali sintomi si manifesta il trauma cranico?

Traumi lievi sono correlati a perdita di conoscenza per un massimo di pochi minuti o a un senso di stordimento, problemi di memoria o di concentrazione, mal di testa, capogiri o perdita dell’equilibrio, nausea o vomito, problemi alla vista o all’udito, un gusto sgradevole in bocca, sensibilità a suoni e luci, alterazioni dell’umore, ansia o depressione, affaticamento e problemi del sonno. Traumi più gravi sono invece collegati a perdite di conoscenza più prolungate, un profondo stato confusionale, agitazione e comportamenti insoliti, difficoltà a parlare e a risvegliarsi, intorpidimento delle dita, incapacità di coordinamento, mal di testa persistente o in continuo peggioramento, nausea e vomito ripetuti, convulsioni o attacchi epilettici, dilatazione delle pupille e perdita di liquidi dal naso o dalle orecchie.