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Enciclopedia

Molibdeno

Definizione

Il molibdeno è un elemento contenuto, in piccole parti, soprattutto nel fegato, nei reni, nelle ghiandole e nelle ossa. Inoltre si trova nei polmoni, nella milza, nei muscoli e nella pelle.

 

Funzione

Solo il 10% di molibdeno è assorbito dall’organismo ed ha un ruolo nella proteolisi e nella degradazione di varie altre sostanze. Il restante 90% viene espulso dall’organismo tramite le urine. Il molibdeno, inoltre, partecipa all’attività dello xantinossidasi e del solfito ossidasi , essendo contenuto nei coenzimi.

 

Il molibdeno negli alimenti

Gli alimenti che lo contengono sono: latte, formaggi, legumi, cereali, frutta secca, vegetali a foglia e frattaglie. La quantità di molibdeno presente nei vegetali è legata alla presenza di questo minerale nel terreno dove essi erano contenuti. Il molibdeno è contenuto anche nell’acqua.

 

Fabbisogno giornaliero

Non è stato stabilito un valore per il fabbisogno giornaliero, ma esistono dei parametri di sicurezza che dipendono dall’età: fino a 6 mesi di vita 0,03-0,06 mg; da 6 mesi a 12 mesi 0.04-0,08 mg; da 1 a 3 anni 0,05-0,10 mg; da 4 a 6 anni 0,06-0,15 mg; da 7 a 10 anni 0,10-0,30 mg; da 11 anni in poi 0,15-0,50 m.

 

Effetti da carenza di molibdeno

E’ raro che si presenti una carenza di molibdeno. Questo però può accadere per fattori nutrizionali o genetici. In quest’ultimo caso i rischi sono disturbi intellettivi, convulsioni, forte ipertensione e spasticità e danni al cristallino. Ulteriori effetti sono la tachicardia, la tachipnea, la cefalea, la nausea, il vomito ed il coma.

 

Effetti da eccesso di molibdeno

La sintomatologia di una sovrabbondanza di molibdeno nell’organismo è simile a quella della gotta ed a quella dei disturbi all’apparato gastrointestinale, al fegato ed ai reni.

Una quantità eccessiva di molibdeno può inoltre provocare uno scompenso di rame.

 

Molibdeno e tumori

Nonostante questo minerale inibisca negli alimenti vegetali la formazione di nitrosamine, collegate alla nascita del cancro, non è provato che esso possa prevenire la nascita di un tumore.