Ecostress
Mediante tale procedura (ecostress) è possibile esaminare l’attività elettrica del cuore sotto stress, in condizioni cioè che comportano un incremento delle richieste lavorative e che potrebbero mettere in luce alterazioni “sotterranee”, non rilevabili a riposo. In tal senso, l’elettrocardiogramma da sforzo (o test ergometrico) può essere ritenuto l’esame strumentale di prima scelta per accertare la presenza di una cardiopatia ischemica.
COME VIENE SVOLTO?
Al paziente si applicano gli elettrodi adesivi sul torace e sul dorso. Dopo la registrazione di un elettrocardiogramma di base, ha inizio l’esercizio fisico: il paziente può pedalare su una cyclette (cicloergometro) oppure camminare su un tapis roulant.
Lo stress fisico si applica progressivamente, tramite il costante aumento della resistenza opposta dai pedali del cicloergometro o dalla velocità del tappeto: poco alla volta l’iniziale basso carico lavorativo viene incrementato fino a raggiungere una frequenza cardiaca predeterminata, calcolata dal medico a seconda del sesso e dell’età del paziente.
Mentre l’esame viene eseguito, si presta particolare attenzione ai disturbi che la persona può lamentare come un dolore toracico, la presenza di capogiri, la mancanza di fiato, l’insorgenza di una stanchezza eccessiva; sintomi che il medico valuterà con le eventuali variazioni del tracciato elettrocardiografico e della pressione arteriosa. Complessivamente, la durata del test è di una ventina di minuti e viene eseguito in laboratori che possano garantire un pronto intervento qualora dovesse verificarsi qualche complicazione.