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Enciclopedia

Esame del fundus

Che cosa si intende per esame del fundus?

È un esame diagnostico utilizzato per studiare la parte posteriore del bulbo oculare. In particolare l’esame riguarda tutta la cavità vitreale includendo il corpo vitreo, la testa del nervo ottico, la retina centrale (macula) e periferica.

 

 

Per cosa viene utilizzato l’esame del fundus?

Questo esame consente di individuare la presenza di malattie della retina e del nervo ottico, tra le quali le più diffuse sono la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare legata all’età e il distacco di retina. Inoltre è possibile mettere in evidenza l’influenza di altre malattie, quali ad esempio i tumori del cervello.

 

 

Si prevedono norme di preparazione all’esame?

Non sono previste norme di preparazione. Al paziente si somministrano alcuni specifici colliri (midiatrici) che determinano una dilatazione della pupilla.

 

 

Quali pazienti possono essere sottoposti all’esame del fundus?

Tutti i pazienti possono essere sottoposti a questo esame. I pazienti allergici a particolari colliri con pressione alta o cardiopatici devono, però, segnalare al medico le proprie condizioni di salute, allo scopo di utilizzare colliri appropriati.

 

 

L’esame del fundus è doloroso o pericoloso?

L’esame non è doloroso. Il paziente avvertirà una sensazione di fastidio nel corso dell’esplorazione (marcata sensibilità alla luce). Dopo l’esplorazione verrà abbagliato dalla dilatazione della pupilla per circa 3 ore.

 

 

Come viene svolto l’esame del fundus?

Il paziente verrà invitato dal medico a spostare lo sguardo nelle varie posizioni per poter rendere possibile l’esplorazione di tutto il segmento posteriore dell’occhio mediante strumenti ottici specialistici, come l’oftalmoscopio. A volte l’esplorazione viene effettuata mediante foto del fondo oculare: la procedura è la stessa e l’acquisizione dell’immagine può essere in tal caso eseguita anche da un tecnico o ortottista.