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Enciclopedia

PET/CT cerebrale qualitativa/quantitativa

Che cosa si intende per PET/CT cerebrale qualitativa/quantitativa?

La PET/CT (Positron Emission Tomography/Computed Tomography) è una metodica di diagnostica per immagini che viene impiegata anche per lo studio dell’encefalo, oltre a numerosi altri campi di applicazione. La tecnica prevede la somministrazione endovenosa di un radiofarmaco debolmente radioattivo che si diffonde a livello cerebrale e consente di studiarne la funzionalità o di rilevare la presenza di eventuali forme tumorali. Esistono diversi radiofarmaci utilizzati per l’imaging cerebrale. Dalle immagini lo specialista di medicina nucleare ricava dati sulla funzionalità della corteccia cerebrale o sulla presenza e sulle caratteristiche di un certo tipo di neoplasia.

 

 

Per cosa viene utilizzata la PET/CT cerebrale qualitativa/quantitativa?

La PET/CT cerebrale consente di raccogliere informazioni sul metabolismo e sulle funzioni del cervello nel pieno della sua attività (in vivo), oppure di valutare la corretta attività delle vie chimiche di segnalazione che regolano diverse funzioni e sono associate a malattie degenerative neurologiche. Nel sospetto di un tumore primitivo o di una metastasi a livello cerebrale, tramite questa metodica, si possono ottenere informazioni più specifiche sulla natura e sul comportamento metabolico della neoplasia. La metodica si rivela utile ogniqualvolta le informazioni ricavate attraverso esami diagnostici tradizionali non sono sufficienti.

 

 

Quali radiofarmaci vengono impiegati?

Sono a disposizione diversi radiofarmaci per la diagnostica PET/CT cerebrale. La scelta del radiofarmaco dipende dal quesito clinico:

 

18F-FDG:

  1. In ambito neurologico questo radiofarmaco trova impiego quando esiste un sospetto clinico di malattia di Alzheimer o di altre forme di decadimento cognitivo. Il radiofarmaco si diffonde a livello della corteccia cerebrale in proporzione al consumo del glucosio radiomarcato. In relazione alla distribuzione delle aree cerebrali che risultano metabolicamente meno attive alle immagini PET, il neurologo può dare una diagnosi clinica più precisa.
  2. In ambito oncologico questo radiofarmaco può trovare impiego nello studio di alcune forme tumorali (es. linfoma cerebrale).

 

11C-metionina:

Questo radiofarmaco viene usato per la tipizzazione delle neoformazioni cerebrali. L’intensità di accumulo del radiofarmaco a livello del tumore è proporzionale alla sua velocità di crescita e quindi alla sua aggressività.

 

18F-DOPA:

È un radiofarmaco che presenta la caratteristica di fissarsi a livello delle strutture cerebrali dette nuclei della base, coinvolte nella regolazione del movimento. Per questo motivo il radiofarmaco viene impiegato nello studio delle sindromi extrapiramidali (morbo di Parkinson e parkinsonismi) e consente una diagnosi differenziale tra le varie forme di disturbi di movimento.

 

 

Chi può essere sottoposto alla PET/CT cerebrale qualitativa/quantitativa?

Ogni persona può essere sottoposta a questo tipo di indagine, su richiesta da parte del medico curante, successivamente valutata dallo specialista di medicina nucleare.

Nel caso di una presunta o accertata gravidanza, prima dell’inizio dell’esame la paziente deve informare il medico nucleare del suo stato. Sarà il medico a valutare se per motivi clinici sia indispensabile procedere con l’esame e in tal caso a fornire alla paziente tutte le spiegazioni insieme alla stima della dose di radiazioni somministrata al feto.

Se la paziente allatta, potrebbe rivelarsi necessaria una temporanea sospensione dell’allattamento. Il periodo di sospensione dipende dal tipo di radiofarmaco utilizzato.

 

 

La PET/CT cerebrale qualitativa/quantitativa è dolorosa o pericolosa?

 

La PET/CT cerebrale non è né dolorosa né pericolosa. Il radiofarmaco impiegato nell’esame non ha effetti collaterali, non è un mezzo di contrasto e non provoca reazioni allergiche. La quantità di radiofarmaco iniettato è minima e l’esposizione del paziente alle radiazioni ionizzanti è del tutto paragonabile ad altri esami simili, come per esempio la CT. L’unico fastidio è determinato dalla puntura dell’ago per l’iniezione.

 

 

Si prevedono norme di preparazione?

Le modalità di preparazione dipendono dal radiofarmaco usato per l’esame, ma sono semplici e vengono fornite al paziente al momento della prenotazione.

 

 

Come viene svolta la PET/CT cerebrale qualitativa/quantitativa?

Le indagini di medicina nucleare, come anche la PET/CT, prevedono la somministrazione di una piccola quantità di una sostanza radioattiva (radiofarmaco). Si somministra il radiofarmaco tramite iniezione in vena, generalmente dell’avambraccio.

Una volta somministrato, il radiofarmaco si diffonde all’interno del corpo del paziente, consentendo di acquisire successivamente le immagini diagnostiche. Si fa accomodare il paziente nella sala d’attesa all’interno del reparto di medicina nucleare e gli viene richiesto di rimanere a riposo. Il periodo di attesa tra la somministrazione del radiofarmaco e l’esame può variare (tra 10 minuti a un’ora circa) e dipende dal tipo di radiofarmaco usato.

Trascorso il periodo di attesa, si invita il paziente a prepararsi per l’esame in un apposito spogliatoio, svestendosi e togliendo tutti gli oggetti metallici che ha addosso (per es. collane, spille, orologio, ecc.).

Successivamente si fa sdraiare il paziente sul lettino del tomografo e vengono registrate le immagini. Durante l’acquisizione, il paziente può respirare in modo naturale ma deve cercare di non muoversi, per non alterare la qualità delle immagini.

Completato l’esame, il paziente può riprendere le sue normali attività.