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Enciclopedia

Teleradiografia cranio

Che cosa si intende per teleradiografia del cranio?

La teleradiografia del cranio è una radiografia della testa da cui si ricava un’immagine su cui è possibile eseguire misurazioni precise delle diverse strutture e caratteristiche del cranio (l’analisi cefalometrica). Si tratta di uno studio che può affiancare la panoramica dentaria preliminare ai trattamenti ortodontici. Può essere effettuata da tre angolazioni (latero-laterale, postero-anteriore e assiale), ma quella maggiormente adoperata per l’analisi cefalometrica è la proiezione latero-laterale.

 

 

Per cosa viene utilizzata la teleradiografia del cranio?

La teleradiografia del cranio permette all’odontoiatra di avere una visione d’insieme dell’anatomia della testa per capire se la posizione reciproca delle arcate dentarie è corretta e se i denti sono nella giusta posizione rispetto alle ossa. Consente, dunque, la pianificazione di interventi correttivi in caso di problemi come malocclusioni e morsi inversi, e nel caso dell’analisi secondo la proiezione postero-anteriore, la visualizzazione frontale dell’intero cranio per rilevare eventuali asimmetrie.

 

 

Esistono norme di preparazione?

Per la teleradiografia del cranio non è richiesta nessuna preparazione.

 

 

Chi può essere sottoposto alla teleradiografia del cranio?

Tutti i pazienti possono essere sottoposti a teleradiografia del cranio, fatta eccezione per le controindicazioni all’esposizione ai raggi X (sostanzialmente, la gravidanza).

 

 

La teleradiografia del cranio è pericolosa o dolorosa?

La teleradiografia del cranio non è un esame doloroso. I rischi sono quelli corsi nel corso di ogni esame radiologico, ma gli apparecchi moderni garantiscono l’impiego della dose di radiazioni minima per ottenere un risultato ottimale.

 

 

Come viene svolta la teleradiografia del cranio?

Si fa indossare al paziente un grembiule di piombo per schermare il resto del corpo dalle radiazioni. Dopo di che, il paziente viene fatto posizionare in piedi all’interno di un apparecchio detto craniostato, che grazie a due prolungamenti che si vanno a inserire ciascuno in un orecchio, consente di assumere la posizione corretta e di mantenerla per tutta la durata dell’analisi. Lo sguardo deve essere orientato in avanti, i denti stretti e le labbra morbide. Per assumere la postura più corretta, si può invitare il paziente a deglutire e a mantenere le arcate dentarie nella posizione raggiunta. A questo punto non resta che rimanere immobili per 8-15 secondi, fissando l’orizzonte.