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Enciclopedia

Visita di chirurgia esofago-gastrica

Che cosa si intende per visita di chirurgia esofago-gastrica?

La visita di chirurgia dell’esofago e dello stomaco è un passaggio fondamentale per la preparazione del paziente pediatrico o adulto a cui è stata già diagnosticata una patologia, una disfunzione o ha subito un trauma a carico di esofago e stomaco. Si rivela utile per pianificare i tempi e le modalità dell’intervento e per l’iscrizione del paziente nelle liste d’attesa.

La consulenza di chirurgia esofago-gastrica (di controllo) risulta necessaria per monitorare le fasi successive all’intervento.

 

 

Che cosa si intende per visita di chirurgia esofago-gastrica?

La visita di chirurgia esofago-gastrica permette di ottenere informazioni attraverso gli esami diagnostici e predisporre trattamenti specifici per il paziente candidato a intervento chirurgico perché colpito da disturbi funzionali e organici dell’esofago e dello stomaco, come le malattie da reflusso (con eventuali sequele come l’esofago di Barrett), l’acalasia, i diverticoli faringo-esofagei (Zenker) ed epifrenici, tumori benigni e maligni di esofago e stomaco (leiomiomi, GIST, adenocarcinomi, tumori squamosi), tumori rari.

 

 

Che cosa si intende per visita di chirurgia esofago-gastrica?

Un team specializzato e multidisciplinare accoglie il paziente e raccoglie il maggior numero di informazioni sulla storia e sullo stile di vita dell’assistito: alimentazione, vizio del fumo, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie in corso, interventi precedenti, casi in famiglia di patologie simili, assunzione di farmaci.

 

In seguito si procede ad eseguire tutti i test di laboratorio necessari per i pazienti che hanno bisogno di approfondimenti diagnostici prima dell’intervento: esami del sangue, esami radiologici, esami cardiologici, esami di endoscopia ed ecoendoscopia.

 

Lo staff sanitario provvede poi a raccogliere tutti i dati e parametri clinici per definire il profilo del paziente candidato all’intervento chirurgico, per procedere a una valutazione del rischio operatorio, quale quello cardiologico, tromboembolico ed emorragico del paziente in modo da eseguire l’intervento in sicurezza, per pianificare e definire la tipologia di intervento più adatta alla patologia, alle condizioni e all’età del paziente, selezionando tra le tecniche mininvasive, come quella di endoscopia interventistica, per la cura delle malattie del tratto digestivo superiore, e le tecniche di chirurgia laparoscopica avanzata (esofagectomia, gastrectomia, colectomia e resezioni rettali, splenectomia, adrenalectomia)

 

 

È necessario seguire norme di preparazione?

Non è necessario osservare norme di preparazione, ma si invita il paziente a portare con sé eventuali esami eseguiti su richiesta del proprio medico curante e un promemoria in cui sono indicati tutti i farmaci che sta assumendo.