Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Telegram

Enciclopedia

Visita oculistica

Che cosa si intende per visita oculistica?

La visita oculistica rappresenta un passaggio fondamentale per diagnosticare, escludere o monitorare una patologia che colpisce gli occhi. Viene effettuata da un oculista, ovvero da un medico specialista in oculistica. Oltre a soggetti con malattia già diagnosticata, che d’accordo con lo specialista si sottoporranno a visite periodiche per monitorarne l’andamento, il proprio medico curante potrà inviare il paziente dall’oculista per chiarire la natura di sintomi come abbassamento dell’acutezza visiva; annebbiamento della vista; presenza nel campo visivo di macchie colorate, aureole o aloni, puntini; se parte del campo visivo è oscurata; in caso di lesioni oculari di varia natura.

 

Per cosa viene utilizzata la visita oculistica?

La visita oculistica è utile per valutare le condizioni di salute degli occhi e quindi per diagnosticare o escludere la presenza di patologie oculari e, quando possibile, a stabilire la relativa terapia. Dato che molte malattie oculari sono asintomatiche è opportuno effettuare esami oculari periodici, in particolare se in famiglia sono presenti soggetti con patologie della vista. La visita oculistica può inoltre anche essere utile per individuare altre malattie – come malattie sistemiche, tumori e patologie del sistema nervoso – caratterizzate da manifestazioni oculari. È possibile che si venga sottoposti a visita oculistica anche per monitorare patologie degli occhi già diagnosticate.

 

Come viene svolta la visita oculistica?

Durante la prima fase della visita il medico specialista si occuperà di raccogliere il più ampio numero di informazioni sulla storia clinica e familiare del paziente (anamnesi), attraverso domande volte a conoscere la tipologia di alimentazione, l’eventuale vizio del fumo, l’eventuale consumo di alcol, il livello di attività fisica e di sedentarietà, la presenza di eventuali patologie a carico, altri casi in famiglia di patologie oculari, l’eventuale assunzione di farmaci. Il medico proseguirà poi con l’esecuzione di un esame degli occhi esterno – che consiste nell’ispezione delle palpebre, dei tessuti circostanti, dello spazio interpalpebrale, delle congiuntive, della sclera, della cornea e dell’iride.

Lo specialista provvede in seguito a eseguire test mirati a evidenziare il livello di acutezza visiva, la funzionalità pupillare e la motilità dei muscoli esterni dell’occhio. In genere la visita si conclude con la misurazione della pressione intraoculare (mediante tonometria) e con l’esame del fondo oculare (utilizzato per studiare le strutture oculari collocate posteriormente all’iride e al cristallino). La durata media di questa visita è di 30 minuti.

 

È necessario seguire norme di preparazione?

Non è necessario osservare norme di preparazione per potersi sottoporre a una visita oculistica. È opportuno che il paziente porti con sé eventuali esami eseguiti su richiesta del medico curante.