Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Telegram

Enciclopedia

Visita reumatologica

Che cosa si intende per visita reumatologica?

La visita reumatologica rappresenta un passaggio fondamentale per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie reumatiche dell’adulto. Viene eseguita dallo specialista reumatologo che si occupa di patologie comuni e meno diffuse: artriti, artrosi, artrite reumatoide e anche osteoporosi.

La varietà delle malattie reumatiche e dei sintomi associati all’origine reumatica rendono necessari controlli medici e diagnostici approfonditi. Al reumatologo si ricorre su indicazione del medico curante e in presenza di sintomi quali: dolore alle articolazioni, stanchezza e febbre.

La visita reumatologica si rivela utile al monitoraggio della risposta alle terapie e per perfezionare la cura.

 

 

Per cosa viene utilizzata la visita reumatologica?

Le malattie reumatiche rappresentano una famiglia molto numerosa di patologie che affliggono in prevalenza le articolazioni ma anche il tessuto connettivo, le ossa, i muscoli, gli organi e possono rivelarsi fortemente invalidanti.

La visita reumatologia è necessaria ad accertare l’origine del disturbo e a stabilire la cura più idonea. Nell’elenco di patologie che vengono trattate dal reumatologo rientrano le patologie osteoarticolari, con particolare riferimento a quelle di origine infiammatoria come le artriti, quelle che derivano dalla degenerazione delle articolazioni come l’artrosi, ma anche l’osteoporosi.

L’origine delle patologie può essere sistemica (che riguarda cioè tutto l’organismo) come artrite reumatoide, artrite psoriasica (legata alla psoriasi), spondilite anchilosante, sindrome di Reiter, gotta, febbre reumatica e appunto artrosi.

Il reumatologo è lo specialista adatto anche alla diagnosi e al trattamento delle malattie sistemiche autoimmuni, in forte crescita in questi anni, quali lupus eritematoso sistemico (LES), sclerodermia, sindrome di Sjögren, connettivite mista e sindromi “overlap”.

È possibile che le malattie reumatiche si presentino in alcuni casi con il segno delle “mani bianche”, sintomo tipico del fenomeno di Raynaud. Fanno parte anche dell’oggetto di studio e cura del reumatologo anche le arteriti e vasculiti, come l’arterite di Horton e la malattia di Behçet.

 

 

Come viene svolta la visita reumatologica?

Il reumatologo accoglie il paziente e raccoglie il maggior numero di informazioni possibili sulla storia e sullo stile di vita dell’assistito: alimentazione, vizio del fumo, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie in corso, interventi precedenti, casi in famiglia di patologie simili, assunzione di farmaci.

 

Il reumatologo procede poi ad eseguire una visita clinica, la cui durata può variare tra 30 e 40 minuti, durante la quale procede alla palpazione dell’addome, all’auscultazione del cuore, alla misura della pressione in conclusione della quale prescrive gli accertamenti da eseguire per i pazienti che necessitano di approfondimenti diagnostici (esami del sangue, esami radiologici, esami cardiologici) o quelli specifici come la capillariscopia, l’ecografia articolare, l’artrocentesi.

 

 

È necessario seguire norme di preparazione?

Non è necessario osservare norme di preparazione, ma si invita il paziente a portare con sé eventuali esami eseguiti su richiesta del proprio medico curante e un promemoria in cui sono indicati tutti i farmaci che sta assumendo. Per la capillaroscopia, viene richiesto alla paziente di evitare la manicure nella settimana precedente.