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Medicine Rocks: finanziati gli studi di una giovane ricercatrice in Humanitas

La Musica suona per la Ricerca! Grazie al ricavato dell’iniziativa Medicine Rocks, per i prossimi tre anni, verrà sostenuto il lavoro di una giovane ricercatrice del laboratorio di Immunologia Molecolare di Humanitas, Francesca Andreoli. L’Associazione Medicine Rocks ha l’obiettivo di organizzare e promuovere eventi musicali e artistici al fine di sostenere la Ricerca sull’immunoterapia e la nanomedicina, nuove frontiere nella cura delle neoplasie. Il progetto di Ricerca portato avanti qui in Humanitas è stato reso possibile proprio grazie al ricavato raccolto durante la prima edizione dell’evento musicale tenutosi lo scorso Novembre, in onore del noto produttore di eventi musicali Tomaso Cavanna, scomparso prematuramente a causa di un tumore.

È stata Edy Campo, Presidente dell’Associazione Medicine Rocks, a consegnare a Fondazione Humanitas per la Ricerca l’assegno che per i prossimi tre anni finanzierà gli studi della dott.ssa Andreoli per lo sviluppo di un nuovo approccio di nano-immunoterapia contro i tumori. Francesca Andreoli, bioingegnere neolaureata presso l’Università di Genova con specializzazione in Biomateriali e un’esperienza di tirocinio al DTU (Danimarca), prenderà parte al progetto di Ricerca che si svolgerà in parte in Humanitas, con la supervisione del professor Antonio Sica, Principal Investigator del Laboratorio di Immunologia molecolare di Humanitas, e in parte a Houston, dove opera il professor Ennio Tasciotti, presso lo Houston Methodist Research Institute Department of Nanomedicine. Questa collaborazione tra i due Istituti consentirà a Francesca di acquisire competenze trasversali, nanotecnologiche e immunoterapiche. Come ci spiega il professor Sica, “Il nostro laboratorio è da sempre impegnato nello studio della relazione tra tumori e sistema immunitario: il tumore infatti è in grado di disarmare le difese immunitarie e l’immunoterapia, proprio perché capace di riattivarle, rappresenta una nuova strategia entrata ormai nella pratica clinica. L’incontro con il professor Tasciotti è avvenuto qui in Humanitas, quando l’abbiamo invitato per un seminario e ci ha presentato alcuni aspetti nuovi, ovvero la produzione di nanoparticelle. A Houston, Francesca potrà apprendere proprio i principi di Medicina Biomimetica sviluppati da Tasciotti e lavorare su questa nuova frontiera della Ricerca clinica traslazione”.

L’obiettivo del progetto di Ricerca è quello di generare nuove nanoparticelle in grado di veicolare un’attività terapeutica in modo più selettivo contro le cellule cancerogene, abbassando anche gli effetti di tossicità. “È una terapia sperimentale in studio da un paio di decenni ed essere più selettivi è un target molto ambizioso. Ci sono stati però notevoli progressi e il prof. Tasciotti ha pensato a un’ulteriore ingegnerizzazione per rendere queste nanoparticelle ancora più selettive e verranno testate nei nostri modelli di studio sul cancro”, ha concluso il professor Sica.