LA PREVENZIONE NON HA GENERE. HA LEGAMI.

NOVEMBRE è il mese della prevenzione MASCHILE

Il tumore alla prostata è il più diffuso tra gli uomini, ma spesso viene diagnosticato troppo tardi.
La prevenzione può fare la differenza. E la Ricerca è ciò che la rende possibile.
Fondazione Humanitas per la Ricerca apre un nuovo percorso di consapevolezza: perché la salute maschile nasce anche da un legame, quello con le donne e con la Ricerca che unisce. Perché la prevenzione non ha genere. Ha legami.

La Ricerca costruisce ogni giorno nuove possibilità di cura. E insieme possiamo renderle reali. Sostenere i progetti dedicati alla salute maschile significa offrire a ogni uomo una possibilità in più: quella di scoprire prima, curare meglio, vivere di più.

La prevenzione salva vite. La Ricerca le protegge.

La Ricerca contribuisce a portare diagnosi più precoci, terapie più mirate e speranza concreta per migliaia di uomini. Condividi la campagna per diffondere consapevolezza e dona ora per sostenere la Ricerca scientifica: il tuo gesto può fare la differenza.

Il progetto “La Costola di Eva” nasce da una scoperta importante: gli uomini che hanno in famiglia una donna con una mutazione genetica BRCA1 o BRCA2 — legata al tumore al seno o all’ovaio — possono avere una predisposizione al tumore alla prostata.

Da qui l’idea: partire dallo screening genetico femminile per offrire agli uomini un percorso di prevenzione mirato, gratuito e personalizzato. Un approccio innovativo, che può migliorare la diagnosi precoce e ridurre trattamenti invasivi.

La salute maschile comincia da un gesto semplice: informarsi, prevenire, partecipare.

La salute maschile è spesso trascurata. Eppure, il tumore alla prostata è il più diffuso tra gli uomini in Italia. La buona notizia? La prevenzione funziona. E comincia da gesti più semplici. Scopriamo assieme quali sono.

È il primo passo. Un check-up completo con l’urologo permette di individuare precocemente eventuali patologie, anche in assenza di sintomi. Non aspettare di “sentire qualcosa”: la prevenzione è attiva, non reattiva.

Il test del PSA (Antigene Prostatico Specifico) si esegue con un semplice prelievo di sangue. È utile per valutare il rischio di tumore alla prostata, soprattutto in presenza di familiarità o sintomi sospetti.

Se in famiglia ci sono donne con mutazioni BRCA1 o BRCA2, anche gli uomini possono essere a rischio. Il progetto “La Costola di Eva” propone screening dedicati e gratuiti per chi ha una predisposizione genetica.

Conoscere i sintomi, i fattori di rischio e le possibilità di diagnosi precoce è fondamentale. La campagna promuove eventi, interviste e contenuti divulgativi per diffondere cultura della prevenzione.

In caso di sospetti, si può ricorrere a esami più avanzati come la risonanza magnetica multiparametrica (mpMRI) e la biopsia mirata. Tecnologie che aiutano a evitare trattamenti inutili e a individuare tumori clinicamente significativi.