Prendere il sole fa bene al sistema immunitario ma ricorda di proteggere la tua pelle
Perché ci piace tanto stare al sole? Forse non tutti sanno che mette di buonumore e che influenza positivamente il nostro sistema immunitario: stare al sole fa bene, ma con le dovute precauzioni. E per un’abbronzatura perfetta è tempo di frutta e verdura di stagione, ricchissime di vitamine e minerali, ideali per aiutare la pelle e l’organismo durante la vita più attiva e all’aria aperta.
Tutti i benefici del sole
Il sole fa bene al sistema immunitario.
Il merito è prima di tutto della vitamina D, chiamata così anche se non è una vitamina in senso stretto: le vitamine sono sostanze organiche indispensabili che devono essere introdotte con la dieta poiché l’organismo non è in grado di sintetizzarle. Invece la vitamina D viene principalmente sintetizzata tramite l’esposizione ai raggi del sole: l’apporto alimentare garantisce solo il 10-15% del fabbisogno di vitamina D, mentre la maggior parte è sintetizzata dall’organismo tramite sintesi cutanea. Gli esperti la definiscono un pre-ormone, che ha il compito principale di regolare il metabolismo del calcio e del fosforo, sostanze utili per il processo di formazione e mantenimento delle ossa.
La vitamina D favorisce la produzione di peptidi, sostanze chimiche che hanno una potente azione antimicrobica, mille volte superiore alla penicillina: hanno il compito di uccidere i batteri e “avvisano” anche il sistema immunitario che c’è qualcosa che non va.
«La vitamina D è fondamentale per la maturazione delle cellule del sistema immunitario, in particolare di quelle della pelle. Il suo ruolo è quello di regolare al meglio la funzione immunitaria» afferma il professor Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas Il sole stesso è un alleato delle nostre difese: attraverso la sua cosiddetta «frazione blu», riesce a penetrare più in profondità, nel derma.
Con il sole ci guadagna anche l’umore.
Perché favorisce la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore, il sonno, l’appetito e persino le emozioni: una buona disponibilità cerebrale di serotonina contribuisce anche a ridurre l’ansia. In più, secondo una ricerca apparsa su Science, esporsi alla luce solare abbassa in modo significativo anche la pressione arteriosa.
Tanto sole ma solo nelle ore giuste e con le giuste protezioni
Quando esporsi al sole?
Gli specialisti consigliano di evitare sempre le ore centrali della giornata e di applicare fin da subito una crema solare con un fattore di protezione alto, soprattutto nelle prime esposizioni.
Da ricordare anche che l’acqua, il sale del mare, il vento, la sabbia “consumano” il prodotto solare utilizzato, e che quindi la protezione va ripetuta più volte durante la giornata.
Qual è il rischio altrimenti? La comparsa dell’eritema solare, un arrossamento cutaneo che può essere accompagnato da prurito e persino da desquamazione superficiale. Le scottature fanno male alla pelle, anche a lungo termine: da alcuni studi è emerso che il numero di scottature occorse durante l’infanzia e l’adolescenza è direttamente proporzionale all’incidenza del melanoma, il tumore della pelle più frequente. Troppo sole influisce negativamente sull’invecchiamento cutaneo e può favorire la comparsa di piccoli tumori istologicamente maligni ma clinicamente benigni, come i basaliomi e gli epiteliomi squamo-cellulari.
Un aiuto dalla natura: frutta e verdura dell’estate, ideali anche per una perfetta abbronzatura.
Dopo tre stagioni, autunno, inverno e primavera, più faticose e stressanti, il periodo estivo è il momento giusto per recuperare uno stile di vita più salutare e reintegrare alcuni principi nutritivi come le vitamine, fondamentali per il benessere psicofisico dell’organismo.
Perché le vitamine sono così importanti?
Perché hanno potere antiossidante, cioè rallentano l’invecchiamento cellulare; fanno parte della molecola di sostanze, i coenzimi, importanti per il decorso di reazioni metaboliche fondamentali; promuovono lo sviluppo e una crescita regolari; garantiscono la salute dei globuli rossi, le cellule del sangue che trasportano l’ossigeno ai tessuti dell’organismo; sono importanti per la trasmissione dell’impulso nervoso.
L’organismo non è in grado di sintetizzarle, quindi devono essere introdotte con l’alimentazione.
Quali vitamine influiscono positivamente sull’abbronzatura?
Vitamina A e carotenoidi (precursori della vitamina A) sono da sempre considerati intensificatori dell’abbronzatura.
Il colore della pelle, e il grado di abbronzatura, dipendono però dalla concentrazione di melanina: assumere una buona quantità di carotenoidi può contribuire a depositare sulla cute alcuni pigmenti colorati che, sovrapposti alla melanina, intensificano il colore dell’abbronzatura.
Come assumere i caroteinoidi?
Molto ricche sono le fonti di origine vegetale (verdure a foglia verde scuro). Il più diffuso carotenoide è il betacarotene, che conferisce alla frutta e alla verdura la colorazione giallo-arancio (albicocche, carote, zucca, pesche, mango, melone, etc).
Per preparare la pelle all’abbronzatura si possono preparare centrifugati di frutta e verdura ricchi di betacarotene, ma anche creme fredde, dolci al cucchiaio e molto altro ancora. Da limitare, invece, l’assunzione di integratori per intensificare l’abbronzatura: per avere un colorito naturale, meglio scegliere fonti naturali!
Utile per il benessere della pelle nel periodo estivo, ma non solo, anche la vitamina C, che partecipa alla formazione del collagene (tessuto di sostegno dell’epidermide) alla quale garantisce l’elasticità, e ha un ruolo antiossidante combattendo la formazione di diversi tipi di radicali. Si trova in agrumi, broccoli, cavoli, fragole, kiwi, lamponi, mango, papaia, peperoni, pomodori, ribes nero, spinaci.
E adesso buona abbronzatura e… buona estate!