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Progetti di ricerca

Prevenire le cadute dei pazienti grazie all’Intelligenza Artificiale

È possibile prevenire le cadute accidentali dei pazienti e ridurne l’incidenza attraverso l’installazione di un sistema basato su Intelligenza Artificiale all’interno delle stanze di degenza. Fondazione Humanitas per la Ricerca ha finanziato, grazie ai fondi raccolti con la campagna 5×1000 2023, uno studio attualmente in corso presso l’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo che ha proprio questo obiettivo.

Al centro del progetto c’è un software che analizza i movimenti dei pazienti ed è in grado di rilevare il rischio di caduta in tempo reale, per segnalarlo al personale infermieristico tramite notifica sullo smartphone.

Perché è importante prevenire le cadute

Una caduta accidentale può provocare danni più o meno gravi, come escoriazioni, traumi e fratture ossee. Per il paziente cadere dal letto può significare non solo farsi male ma pure essere costretto a prolungare la permanenza in ospedale.

Un evento del genere ovviamente ha delle ricadute anche sulle strutture ospedaliere, perché coloro che cadono e riportano un trauma necessitano di ulteriori esami diagnostici e maggiori cure, aumentando i costi sociali.

Come funziona il sistema di prevenzione con IA

La ricerca Humanitas è iniziata tra il 2023 e il 2024 con uno studio di fattibilità che ha previsto una sperimentazione di tre mesi e l’installazione del sistema in 10 stanze (20 letti) del reparto di Medicina e Oncologia. Rispetto alle cadute avvenute nell’area senza monitoraggio, il software ha permesso di evitare circa il 76% di eventi avversi.

Oggi, le telecamere collegate al sistema AI sono installate in 26 camere di degenza (parliamo di 52 posti letto) in 10 reparti dell’ospedale Humanitas Gavazzeni, tra cui Oncologia, Chirurgia, Cardiologia, Ortopedia e Traumatologia. Questa seconda fase serve a raccogliere maggiori dati sull’efficacia dello strumento.

Sulla base della tipologia di movimento dei pazienti, continuamente monitorizzati, il software invia al personale sanitario dei segnali di allarme, direttamente sullo smartphone, ogni volta che c’è il rischio di una possibile caduta. Il sistema, cioè, informa infermieri e infermiere se il paziente è a letto ma si agita e mostra irrequietezza, se c’è un tentativo di uscita dalla stanza o di discesa dal letto, oppure una permanenza eccessivamente lunga nella toilette.

Il tutto nel pieno rispetto della privacy dei degenti perché non vengono registrate immagini ma solo analizzati i movimenti.

Il punto di vista del personale specializzato

Il personale infermieristico coinvolto nella prima parte del progetto (lo studio di fattibilità) ha riscontrato tutta una serie di vantaggi nell’uso di questo strumento per prevenire le cadute dei pazienti. Prima di tutto la velocità nell’intercettazione degli eventi e quindi la possibilità di rispondere tempestivamente, poi la copertura h24 e il fatto di poter coinvolgere tutta l’equipe. Non da ultimo, lo strumento è risultato semplice da usare e comodo per il paziente, che non deve indossare nessun dispositivo di prevenzione.

I prossimi passi

«Se la prosecuzione prospettica della ricerca su un numero ampio di pazienti confermerà la significatività del sistema registrato con lo studio di fattibilità preliminare, l’applicazione potrà essere estesa a un maggior numero di posti letto che ospitano pazienti a rischio di caduta – ha spiegato Alessandro Liguori, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Humanitas Gavazzeni e Castelli –. Il legame tra Ricerca e Cura in Humanitas è molto profondo e indissolubile. La nostra storia conferma che la continua ricerca di soluzioni innovative, nel tempo, ha portato a grandi scoperte che in questi anni si sono tradotte in diagnosi più tempestive e raffinate, cure sempre più efficaci, e una qualità di assistenza al malato in continuo miglioramento. Questo studio ne è un esempio».

Prevenire le cadute accidentali, un impegno di lunga data

In Humanitas esiste un gruppo di lavoro permanente che si occupa di studiare e mettere a punto strategie per contenere il rischio delle cadute accidentali. «I continui accorgimenti hanno permesso di portare l’incidenza delle cadute accidentali dal 4 per 1.000 giornate di degenza nel 2020 al 2,9 per 1.000 attuale – sottolinea Erik Perego, responsabile del progetto e Risk manager di Humanitas Gavazzeni e CastelliTuttavia, per i pazienti fragili (anziani, non autosufficienti, non collaboranti) pensiamo sia possibile ridurre ulteriormente l’incidenza del fenomeno attraverso nuovi sistemi di controllo e rilevazione, quali quelli apportati dall’informatizzazione e dall’Intelligenza Artificiale».

In Italia è la prima volta che il sistema di Intelligenza Artificiale Verso Vision viene utilizzato in ambito ospedaliero, dopo installazioni importanti in strutture sanitarie del Nord Europa. Il software è distribuito da un’azienda specializzata in AI applicata all’ambito sanitario, la Medi.Ma di Bergamo.

Sostieni anche tu il progetto, per ridurre ulteriormente l’incidenza delle cadute accidentali attraverso nuovi sistemi di controllo e rilevazione, quali quelli apportati dall’informatizzazione e dall’Intelligenza Artificiale