Menopausa e malattie autoimmuni, scoprire se e come si influenzano reciprocamente
La menopausa, ad oggi, è uno degli stadi della vita delle donne meno indagati dalla Ricerca medica. Se è vero che le malattie autoimmuni colpiscono nella grande maggioranza dei casi il genere femminile, quale relazione esiste tra la menopausa e queste malattie?
Con l’insorgenza della menopausa, nel corpo femminile si verificano tutta una serie di cambiamenti, non solo ormonali ma anche metabolici. Quello che accade al sistema immunitario delle donne con l’invecchiamento può essere almeno in parte dovuto alla menopausa, che comporta una diminuzione del livello di estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, e quindi una modulazione della funzione di numerose cellule immunitarie.
Con il progetto “Influenze ormonali e metaboliche nelle malattie autoimmuni: il paradigma della menopausa precoce e tardiva in donne con malattie reumatologiche” il Prof. Carlo Selmi, Responsabile dell’Unità Operativa di Reumatologia e Immunologia clinica dell’IRCSS Humanitas Rozzanoe il suo team vogliono indagare e comprendere gli effetti delle malattie reumatologiche sui sintomi della menopausa. Viceversa, il progetto vuole indagare anche l’impatto della menopausa sullo sviluppo di autoimmunità e manifestazioni reumatiche.
Lo studio è condotto in collaborazione con l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia coordinata dalla Prof.ssa Nicoletta Di Simone di Humanitas San Pio X.
Le premesse al progetto
«La nostra ipotesi è che i cambiamenti ormonali e metabolici della menopausa possano favorire uno stato infiammatorio, che a sua volta può portare allo sviluppo o al peggioramento di malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide o l’artrite psoriasica. Questo progetto di Ricerca si inserisce nel solco della medicina di genere, non solo perché parliamo di menopausa ma soprattutto perché queste malattie colpiscono di più e con sintomi più intensi le donne» ha sottolineato il Prof. Carlo Selmi.
Il focus su menopausa precoce o tardiva, in particolare, ha l’obiettivo di valutare se una differente tempistica dell’insorgenza della menopausa abbia un impatto (anche) sull’insorgenza di una malattia autoimmune o su manifestazioni ad essa riconducibili. La menopausa, che si verifica mediamente intorno ai 50 anni, è considerata precoce se avviene prima dei 45 anni e tardiva se dopo i 55. Le conseguenze metaboliche e immunitarie legate a queste diverse tempistiche di insorgenza sono ancora poco conosciute.
Capire la relazione, in entrambi i sensi, tra menopausa e malattie autoimmuni è l’obiettivo principale del progetto.
Il sostegno di Yarpa
Il Gruppo Yarpa, attraverso la sua controllata Yarpa Investimenti SGR SpA, ha scelto di proseguire il proprio impegno filantropico a favore di Fondazione Humanitas per la Ricerca. Per un periodo di 5 anni, FHR è destinataria di una donazione annua versata dal fondo di investimento “Iota Fondo IX”. Yarpa, inoltre, contribuirà in proprio devolvendo il medesimo importo versato dal fondo.
Artrite reumatoide, l’80% dei pazienti sono donne
Le malattie osteoarticolari sistemiche (che colpiscono più apparati e organi) o distrettuali (localizzate), le malattie sistemiche autoimmuni e le malattie infiammatorie croniche colpiscono soprattutto il genere femminile. Inoltre,anche quando i pazienti sono equamente suddivisi tra i due generi, queste malattie hanno un andamento diverso, generalmente più aggressivo nelle donne.
I due paradigmi di queste differenze si osservano nelle artriti, ovvero le malattie reumatologiche croniche che colpiscono preferenzialmente le articolazioni. Nel caso dell’artrite reumatoide, le pazienti di sesso femminile sono 4 volte più numerose degli uomini. Le manifestazioni cliniche includono l’infiammazione poliarticolare simmetrica (infiammazione di più articolazioni, sul lato destro e sinistro del corpo) e talvolta i fenomeni autoimmuni coinvolgono anche sedi extra-articolari, come il polmone, l’occhio, o la cute.
L’artrite psoriasica, sintomi più intensi nelle donne
L’artrite psoriasica colpisce all’incirca lo stesso numero di uomini e di donne, può essere associata alla psoriasi cutanea e si manifesta solitamente con artrite oligoarticolare (cioè, che coinvolge meno di 4 articolazioni), a volte con il coinvolgimento della colonna vertebrale e di altri organi, come l’occhio.
Le donne accusano sintomi più intensi degli uomini e sperimentano statisticamente una qualità della vita maggiormente intaccata dalla malattia. Le terapie, inoltre, sembrano essere meno efficaci per le donne con queste patologie infiammatorie autoimmuni rispetto a quanto accade agli uomini.
Lo studio prospettico
«Lo studio prospettico continuerà nel tempo seguendo l’evoluzione della sintomatologia dei soggetti coinvolti – spiega il Prof. Selmi –. Al momento siamo in procinto di iniziare: abbiamo selezionato 50 donne, tutte già in menopausa e con diagnosi certa per artrite reumatoide o psoriasica. Raccoglieremo i dati riguardanti la sintomatologia menopausale grazie alla somministrazione di un questionario, che può essere compilato in autonomia dalla paziente direttamente in sala d’attesa»
I risultati verranno poi confrontati con i sintomi descritti da donne sane in menopausa, per evidenziare eventuali differenze di manifestazioni, frequenza e gravità.
Il ruolo di invecchiamento, ormoni e cambiamenti metabolici
Il progetto prevede anche uno studio del profilo del dolore e una valutazione di laboratorio che riguarda gli aspetti ormonali, metabolici e immunitari. Così verranno analizzate le differenze tra donne con malattie reumatiche e donne sane in un periodo delicato della vita quale è la menopausa. Ciò consentirà di comprendere meglio sia la patogenesi di specifiche malattie reumatiche come l’artrite reumatoide e l’artrite psoriasica, sia il ruolo dell’invecchiamento, degli ormoni e dei cambiamenti metabolici nell’influenzare il decorso della malattia e i sintomi associati alla menopausa.
Inoltre, questo studio permetterà di comprendere più a fondo la potenziale associazione tra alterazioni immuno-metaboliche e sintomatologia dolorosa muscoloscheletrica, che donne precedentemente sane talvolta sviluppano in menopausa. Dolori che hanno un impatto negativo sulla qualità della vita.
In particolare, l’analisi delle alterazioni presenti nelle donne con menopausa precoce e tardiva potrà rivelare ulteriormente l’impatto di questi cambiamenti, evidenziando le conseguenze della diversa durata dell’esposizione agli ormoni nella vita delle donne.
Segui gli sviluppi del progetto su queste pagine, per noi è davvero importante aggiornare chi ci sostiene.
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