Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Telegram

Articoli

Sclerosi multipla, nuove prospettive di cura e qualità della vita
Articoli Diamo voce alla ricerca

Sclerosi multipla, nuove prospettive di cura e qualità della vita

La sclerosi multipla (SM) è una patologia infiammatoria e degenerativa del sistema nervoso centrale che può colpire fin dalla giovane età. È causata da un’anomala risposta del sistema immunitario, che attacca la mielina: la guaina che protegge le fibre nervose e garantisce una corretta trasmissione degli impulsi tra cervello e corpo.

Il processo di demielinizzazione può interessare più aree – cervello, midollo spinale, nervo ottico – e provocare danni permanenti, dando origine a lesioni (placche) che nel tempo si cicatrizzano, da cui il termine “sclerosi”.

I sintomi iniziali e la diagnosi

La SM può esordire con sintomi molto variabili che tipicamente persistono per più di 24-48 ore: formicolii, perdita di sensibilità in una parte del corpo, debolezza muscolare, alterazioni della vista, difficoltà a camminare o a muoversi. In presenza di questi disturbi, è importante rivolgersi subito a un centro specializzato.

Ricevere una diagnosi può essere destabilizzante, ma oggi esistono molte strategie terapeutiche per affrontare la malattia e migliorare la qualità della vita.

Le terapie disponibili e le nuove frontiere

Attualmente sono disponibili oltre 20 farmaci approvati in grado di modificare il decorso della sclerosi multipla, prevenendo nuovi danni al sistema nervoso. L’approccio terapeutico è sempre più personalizzato, adattato alle caratteristiche cliniche e ai bisogni individuali di ciascun paziente.

Una delle novità più promettenti riguarda un farmaco sperimentale che inibisce sull’enzima BTK. I risultati di studi clinici di fase 3 indicano che questa molecola è in grado di rallentare la progressione della malattia anche in persone che presentano una disabilità motoria già acquisita.

“Questo farmaco ha la capacità di bloccare sia i linfociti B che le cellule residenti del cervello chiamate microglia, due attori chiave dell’infiammazione nella sclerosi multipla. È un passo avanti verso terapie in grado di agire simultaneamente su molteplici processi patologici”, spiega la Prof.ssa Martina Absinta, neurologa e responsabile della Experimental Neuropathology Unit presso Humanitas University.

Il futuro della cura della sclerosi multipla si muove verso approcci integrati in grado di ridurre l’attività infiammatoria del sistema immunitario e, al tempo stesso, stimolare i processi di riparazione cerebrale.

Prendersi cura della mente e del corpo

Accanto ai farmaci, è fondamentale un approccio globale che includa supporto psicologico, attività fisica regolare e il mantenimento della vita sociale e lavorativa. Restare attivi aiuta il cervello a mantenersi giovane e plastico, contrastando la progressione della malattia. Anche nei momenti di maggiore difficoltà, costruire una rete di sostegno e coltivare la propria autonomia sono passi cruciali per una buona qualità di vita.

La ricerca può fare luce dove oggi c’è ancora buio

Il cervello è l’organo più complesso e forse anche il più affascinante del corpo umano. Ma del cervello sappiamo ancora troppo poco. Solo investendo nella Ricerca possiamo svelarne i misteri e sviluppare trattamenti sempre più efficaci per malattie che per ora, come la sclerosi multipla, non hanno una cura definitiva. Ogni giorno i nostri ricercatori e le nostre ricercatrici lavorano per rendere possibile ciò che oggi sembra impossibile.

Fai la tua parte. Sostieni la ricerca sul sistema nervoso.

Con il tuo aiuto, possiamo cambiare anche il futuro di chi convive con la SM.
Dona ora