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Adriana

Essere Adriana segni particolari: sindrome del vagabondo, a causa delle sue due grandi passioni. La prima è camminare: ininterrottamente anche per ore, meglio senza una meta, per le vie della sua Torino, o in qualsiasi luogo o città in cui abbia la fortuna di trascorrere del tempo. Non è uno sport, è un vero e proprio passatempo in cui coinvolge spessissimo anche il piccolo Mattia, pronto per il suo primo anno di scuola, innamorato della sua mamma camminatrice. La seconda è preparare la valigia e partire; non c’è vacanza che concluda senza aver pensato alla prossima meta. Ha un viso che sorride per intero, occhi compresi, anche nei momenti più complicati, e che qualche volta l’ha messa in difficoltà, facendo scambiare la sua naturale solarità per sfacciataggine. Legatissima alla sua famiglia di origine e alla propria, costruita con il marito Alessandro, vive in filo diretto con la madre, vero pilastro del gruppo, come lei la definisce, e con cui si sente al telefono più volte al giorno, anche salutandosi dal balcone, perché, per il piacere di far crescere i propri figli nel verde si sono trasferiti tutti alle porte della città. Se non vivesse a Torino si trasferirebbe a Cagliari, nella amata Sardegna, dove affondano le radici paterne e dove si perderebbe con gli occhi puntati verso il mare.

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