Quattro chiacchiere con l’arcobaleno
Essere Carmela, innamorata degli arcobaleni che le appaiono da sempre nei giorni più cupi. Regina indiscussa del suo giardino che è la sua cura, le piace occuparsi con lentezza e precisione di piante, fiori e del suo piccolo orto. La pazienza è una virtù che esercita ogni giorno nel suo lavoro di educatrice e nel suo essere mamma della piccola Gaia di tre anni. Ama stare con i bambini, godere della loro naturalezza e semplicità. Le piacerebbe gestire un asilo tutto suo in cui mettere a frutto competenza, generosità e creatività. È legatissima alla sua famiglia, in particolare ai suoi nonni, di cui conserva ricordi preziosissimi: la foto del loro matrimonio e un orologio d’oro, ricevuto prima che la malattia rubasse a nonna i ricordi, e che non indossa mai, per paura di perderlo. Di nonno invece continua la collezione di francobolli, scoprendosi unita a lui anche in questa passione. Ogni anno si concede con i fratelli una giornata in campagna, nella sua Sicilia, a raccontarsi il bello e il brutto della vita, che scorre spesso a distanza. Se guarda al futuro, ci appende il sogno di una grande casa, con tanto verde, un cane e magari un bimbo in più, lontana dalla paura e dai giorni sospesi. E come canterebbe Ligabue, che ama molto e che le ha fatto incontrare il compagno Roberto: “Cosa vuoi che sia, passa tutto quanto, solo un po’ di tempo e ci riderai su”.