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Deborah

Un po’ Yin e un po’ Yang: in equilibrio fra gli opposti

Essere Deborah, forza e delicatezza, autorevolezza e lievità, testardaggine e dolcezza. Un po’ leonessa e un po’ farfalla, un po’ Venezia e un po’ Los Angeles. In costante equilibrio fra gli opposti. In lei si uniscono il rigore del docente universitario, una naturale empatia con cui vorrebbe aiutare gli altri a realizzare i propri obiettivi, il piacere per le attività creative, che concretizza con carta, forbici, colori e materiali di recupero, la gioia di cucinare per gli amici e la famiglia. Una congiunzione d’anime, di Yin e Yang, che arriva da lontano, da quando papà la vedeva principessa e mamma la voleva donna indipendente. Per lei l’unicità è un valore prezioso, che vuole trasmettere ai suoi figli, insegnando loro il rispetto per la diversità, per l’altro e per la vita, perché come cantano Vecchioni e Alfa “Nessun regno è più grande di questa piccola cosa che è la vita”. Una vita di cui ogni tanto ama fare il punto, come Bridget Jones nel suo diario: rivedere le scelte, riallineare i desideri, elaborare le fatiche e le paure, ricordarsi il viaggio e sentire, nel profondo, che quello che c’è, è quello che si desidera davvero.